Il Rafano
Il rafano, alimento poco conosciuto e diffuso in Italia se non all'interno della tradizione culinaria di alcune regioni, è una pianta erbacea appartenente al genere Armoracia.
Originario dell'Europa Orientale, il rafano venne comunque introdotto e consumato in Europa già in tempi antichissimi, ma la sua fama sopravvisse soprattutto tra le popolazioni nordiche ed in alcune preparazioni tipiche di alcune regioni italiche.
La pianta del rafano, solitamente perenne e rustica, può raggiungere anche il metro di altezza e si caratterizza per la presenza di grandi foglie ruvide di un color verde intenso, accompagnate, all'inizio dell'estate, da piccoli fiori bianchi.
Le foglie sono talvolta impiegate in infusi e preparazioni contro i piccoli dolori, ma le vere protagoniste della cucina sono le radici.
Queste possono raggiungere i 50cm di lunghezza per un diametro che può variare dai 2 ai 7 cm, la buccia è rugosa di color brunasto mentre la polpa, particolarmente soda, è di colore bianco-crema.
Coltivato in terreni soleggiati e fertili, il rafano, conosciuto anche come brabaforte o cren, viene piantato, come pianta annuale, a febbraio in terreni precedentemente concimati e drenati.
La pianta viene dunque raccolta e, mentre, ad oggi, le foglie vengono scartate, la radice viene conservata e destinata alle preparazioni più differenti tra cui, la più famosa, è la preparazione della caratteristica salsa.